Storia del GAM

La storia del G.A.M. inizia all’incirca nel 1960 quando un gruppo di amici, che si trovava abitualmente per trascorrere assieme i fine settimana, decide su iniziativa di uno di loro di avvicinarsi al mondo sotterraneo esplorando alcune grotte della Lessinia.

E’ allora che in alcuni componenti di quel gruppo nasce la passione per l’esplorazione dell’ affascinante mondo delle grotte.

Utilizzando tute da meccanico o vecchie tute mimetiche e rudimentali caschetti dotati di fatiscenti impianti di illuminazione si iniziò a scorazzare sui sentieri ed i prati della Lessinia e del monte Baldo alla ricerca di cavità carsiche, ed a infilarsi nelle viscere della terra alla scoperta di un ambiente estremo. Ambiente creato e modellato dalle acque meteoriche durante un millenario lavoro di erosione delle rocce carbonati che. Le stesse acque che goccia dopo goccia riempiono le cavità sotterranee con concrezioni stupende: stalattiti, stalagmiti, colonne, coralloidi, colate, concrezioni eccentriche che affascinano lo speleologo e lo appagano per i disagi che deve superare durante le sue esplorazioni in un ambiente particolarmente difficile.

Le scorribande avvenivano a bordo delle mitiche “Fiat 600” prese a noleggio dove ci ficcavamo dentro anche in sei più tutto il materiale, che allora era molto ingombrante: rotoli di scalette, che ci costruivamo noi, corde di canapa, caschi, lampade a carburo, cinturoni, moschettoni, attrezzatura personale.

Sull’euforia e l’ entusiasmo che alimentava i nuovi esploratori nacque l’idea di fondare un gruppo con lo scopo di riunire tutti coloro che avevano passione per la montagna ed in modo particolare per la ricerca speleologica, che venne chiamato S.A.N., Società Amici della Natura, che fu fino al 1968, anno del suo scioglimento, uno dei più forti gruppi grotte veronesi.

Sulle ceneri della S.A.N. nacque nel settembre del 1968 il nostro gruppo, G.A.M. – Gruppo Amici della Montagna, con lo scopo di proseguire l’attività di ricerca ed esplorazione del mondo sotterraneo iniziato con la vecchia associazione che per alterne vicende si era sciolta..

Il G.A.M. nel suo lungo cammino, abbiamo festeggiato nel 2008 il 40° di fondazione, ha avuto, come in tutte le associazioni, momenti di espansione alternati a momenti di stasi, ma grazie alla tenacia e passione di alcuni soci fondatori che non hanno mai mollato facendo si che nuove generazioni di appassionati entrassero nel gruppo garantendone la continuità e la presenza attiva in tutto ciò che riguarda il mondo delle grotte e la speleologia veronese in particolare.

Ricordiamo brevemente alcune delle iniziative alle quali il G.A.M. ha dato il suo importante contributo per la loro realizzazione:

  • creazione nel 1970 del catasto grotte della provincia di Verona, che attualmente conta oltre 900 cavità esplorate e rilevate.
  • fondazione nel 1977 della C.S.V., Commissione Speleologica Veronese, sorta con lo scopo di coordinare l’attività speleologica dei gruppi grotte veronesi in particolar modo per importanti iniziative nel campo speleologico e nella salvaguardia del patrimonio carsico.
  • fondazione nel 1981 della F.S.V., Federazione Speleologica Veneta, che coordina e sviluppa la ricerca speleologica dei gruppi grotte veneti.
  • gestione dal 1989 della grotta turistica di Monte Capriolo assieme agli altri gruppi grotte veronesi, una tra le più belle realtà del Parco Naturale Regionale della Lessinia e l’unica grotta turistica della provincia di Verona.

Ci sono ancora nel G.A.M. alcuni dei soci fondatori che partecipano attivamente alla vita sociale del gruppo, a testimonianza che il legame che li aveva tenuti assieme allora è tuttora presente: il fascino della Speleologia e delle grotte.

Bruno Pellegrini

La Storia

Il Gruppo venne fondato il 1 settembre del 1968 da un gruppetto di amici, ex soci della SAN (Società Amici della Natura) dando continuità all’attività della vecchia associazione.

I soci fondatori furono:

  • Agostino Enzo
  • Annichini Fiorenzo
  • Bertin Pino
  • Borin Luigi
  • Broggio Giandionigio
  • Casarotto Giuseppe
  • Cecchini Giovanni
  • Corradi Flavio
  • Pellegrini Bruno
  • Vaccaro Gioacchino

ANNI ‘70

Fin dagli albori l’attività del gruppo fu intensa e articolata. Il neo-nato gruppo, infatti, non limitò i propri interessi alla sola speleologia, ma anche all’organizzazione di gite domenicali in montagna .

Ai primi anni settanta risalgono sia numerose esplorazioni e ricerche di nuove grotte:

  • Spurga delle Cadene
  • Grotta Tanella
  • Tana delle Sponde
  • Spiuga la Barifa

che molte gite sciistiche non solo sul Baldo o in Lessinia ma anche in Trentino o sulle Dolomiti.

  • Madonna di Campiglio,
  • Paganella
  • Passo Rolle
  • Asiago
  • Folgaria
  • Bondone

solo per citarne qualche località.

Questo accrebbe l’interesse verso il gruppo anche da parte di gente disinteressata verso la speleologia ma che apprezzava lo spirito di amicizia e di solidarietà che animava i soci. Molti furono i matrimoni all’interno del gruppo dai quali nacquero figli, che nel settembre del 1980 parteciparono alla prima esperienza in grotta alla Tana delle Sponde.

I punti fermi dell’attività degli anni 70, che ancor oggi si ricordano con piacere, certamente furono la sistemazione della Casara (1969-1978) e l’organizzazione della Marcia 3 Rifugi (1970-1976).

Ancora oggi si ricordano le domeniche passate ai Parpari a sistemare la Malga la Casara, le mortadelle al cauccio e l’ultimo dell’anno passato nella Conca dei Parpari in mezzo alla nebbia cercando la strada per arrivare al Rifugio Conca dei Parpari.

Nei primi anni di vita la sede del gruppo non fu fissa. Si passarono tre anni in Via Rosa Morando, uno in un locale di un bar in via Pisano, un altro anno in via Bettelloni, due in via Nichesola e tre in via Cantarane.

Finalmente nel 1978 si trovò la sistemazione attuale all’interno del bastione S. Procolo in viale Cristoforo Colombo in compagnia della società Polisportiva Fià Cürt.

ANNI ‘80

Gli anni ’80 furono segnati da un calo del numero dei soci e simpatizzanti del gruppo ma non della passione e dell’impegno dedicati verso il gruppo dagli inossidabili Bruno, Fiorenzo, Gigi, Enzo, Riccardo ed Eligio.

Innumerevoli furono le serate passate in sede per sistemarla e renderla accogliente così come la possiamo trovare oggi. Con gli amici della Fià Cürt fu ripulita dalle immondizie, vennero preparati i tavoli e le panche che tutt’oggi la arredano e sono in grado di accomodare oltre 100 persone e furono realizzati il camino e i due soppalchi che ospitano gli uffici delle due associazioni.

Sempre insieme alla Polisportiva organizzammo diversi pranzi sociali e alcuni ultimi dell’anno nella nostra sede.

Proseguì la ricerca speleologica e l’organizzazione di gite sociali. Notevoli energie furono spese alla ricerca delle grotte segnalate dal prof. Pasa in particolare del Bus del Cao nella Val dei Progni a Fumane ritrovato nell’aprile 1984.

Vennero riviste ed esplorate innumerevoli grotte della provincia di Verona con lo scopo di trovarne eventuali prosecuzioni. Nella seconda metà del decennio vennero anche effettuate delle uscite nelle grotte del carso triestino e nell’Antro del Corchia.

Certamente la scoperta più importante effettuata dai soci del gruppo fu l’Abisso dei Modi (-242m di profondità) nel 1988. La grotta venne esplorata con il CAI di Verona ed è dedicata a Gilberto un amico, socio del gruppo, scomparso in quell’anno.

Nel 1984 fu organizzata con la Fià Cürt la 1° Lessinialoppet, gara di sci di fondo che nelle varie edizioni portò anche 500 sciatori a confrontarsi sulle nevi della Lessinia da Passo Fittanze alla Conca dei Parpari

Non mancarono anche le gite in montagna memorabile fu quella in val di Genova.

A fine degli anni ‘80 la Commissione Gruppi Grotte Veronesi trovò un accordo col comune di Roverè per la gestione della grotta turistica di Monte Capriolo.

ANNI ‘90

Il tempo passa e alterne vicissitudini portano ad un fisiologico calo dell’attività del gruppo. Manca inoltre un ricambio generazionale in grado di ridare entusiasmo e vitalità.

Proseguirono comunque l’impegno speleologico, si effettuarono battute alla ricerca di nuove cavità e si continuarono le visite guidate alla Grotta Turistica di Roverè 1000.

Il 1993 segnò anche la fine della Lessinialoppet per mancanza di neve.

Una svolta si verificò nel 1996 quando vennero accompagnati in grotta un gruppetto di amici. Questi si appassionarono alla speleologia e iniziarono a organizzare uscite e a dar continuità all’attività del gruppo.

I tre ragazzi portarono amici che ne portarono altri, così in breve la sede, il venerdì sera, si trovò animata da un gruppo di ventenni mossi da una passione comune. L’attività si impennò e da poche uscite annuali degli anni precedenti ci si trovò a vagar nel buio delle grotte ogni domenica. Risale al 1997 la scoperta dell’Abisso del Tarel.

Nel ’98 alcuni soci effettuarono delle esplorazioni in Croazia e l’anno seguente si andò nel Carso Triestino.

NEL NUOVO MILLENNIO

Il gruppo, nonostante l’attività ormai trentennale, non è ancora dotato di una Scuola di Speleologia. Il 2000 dunque si apre con il primo stage per Aiuto Istruttori organizzato dalle Scuole di Speleologia di Verona. Questo fatto segnerà una svolta non solo perché di li a poco si sarebbe aperta la Scuola di Speleologia del GAM ma soprattutto perché grazie a quell’evento si conobbero meglio le altre realtà speleologiche veronesi. Migliorarono notevolmente le conoscenze e il bagaglio tecnico di alcuni soci e si ampliò notevolmente l’orizzonte esplorativo e speleoescursionistico fino ad allora limitato alla sola Provincia di Verona e poco più. Grazie agli amici dell’Unione Speleologica Veronese e del CAI VR si conobbero quelle grotte che ad oggi sono abitualmente frequentate nei nostri corsi di speleologia quali ad esempio Abisso Est (VI), Buca del Dinosauro (TV), Cima Spitz (VI), Omber en banda al Bus del Zel (BS) ecc.

Qualcuno ha frequentato campi esplorativi sui Piani Eterni (BL), Marguareis (CN). Nell’estate del 2003 ci si sposta in Sardegna una settimana di speleologia e una di mare. Si entra così in Su Spiria nella Codula Ilunae.

Si esplora in Preta (-700).

Ovviamente non è tutto oro ciò che luccica e molti alti e bassi caratterizzano la vita del gruppo. Molti dei primi giovani entrati in gruppo lo hanno abbandonato. Nuovi sono entrati, molti hanno fatto il corso di avvicinamento e poi non si sono più fatti vedere. Cicli naturali che caratterizzano tutti i gruppi.

Nel 2004 e nel 2005 sono stati organizzati 2 corsi congiunti con l’Unione Speleologica Veronese.

Il 2005 è caratterizzato dalla realizzazione del film l’ABISSO nella Spluga della Preta. Rimarranno per sempre nella mente dei partecipanti non solo le discese nella Spluga ma anche le serate in malga, le corse sul prato per tirar su gli operatori che effettuarono le riprese sul primo pozzo fino ad arrivare alla presentazione ufficiale al palazzo della Gran Guardia di VR nel dicembre di quell’anno.

Nel settembre del 2005 un socio del gruppo organizza, per conto della Commissione Speleologica Veronese, il PIB (Puliamo il Buio) evento collegato alle Giornate Puliamo il Mondo organizzate da Lega Ambiente. L’intento è quello di ripulire le grotte della lessinia dalle immondizie che nel tempo sono state gettate dentro. La manifestazione verrà ripetuta per 4 edizioni (fino al 2008) per un totale di oltre 70 quintali di rifiuti riportati in superficie.

Nel 2007 si torna in Sardegna.

In questo periodo la nostra sede ha ospitato i festeggiamenti per i 50 anni di rifondazione della SSI (Società Speleologica Italiana) nel 2001 e l’anno seguente una cena per i partecipanti al Congresso Internazionale di Biospeleologia organizzato dal Museo Civico di Storia Naturale di Verona. In quell’occasione ben 100 speleologi da tutto il mondo invasero la nostra sede.

Alcuni anni più tardi degli speleo da Padova passarono un anno in Australia, conobbero un biospeleologo della Tansmania che sul pc aveva foto della nostra sede, piccolo il mondo.